Emanuela Fiorelli - In-Tensione
Galleria d'arte Emmedue
Personale dell'artista con opere legate da un filo, strumento con cui attraversa lo spazio in maniera inedita e personale, spazio che da infinito diviene interiore grazie all'uso di due superfici in tarlatana trasparente. Un lavoro dedicato allo spazio cosmico.
La mostra comprende opere recenti dell’artista nata a Roma nel 1970 e diplomatosi all’Accademia di Belle Arti nel 1993. Già vincitrice nel 2004 del Premio Giovani/Pittura dell’Accademia Nazionale di San Luca a Roma, la Fiorelli conta al suo attivo numerose mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero, queste ultime realizzate grazie a borse di studio in Turchia, in Polonia e negli Stati Uniti. La più recente in Germania dove La Gedok la premia con una mostra personale alla Biennale d’Arte di Karlsruhe a Francoforte. Tra le recenti esposizione si ricorda la partecipazione ad Experimenta, la Collezione Farnesina del Ministero degli Affari Esteri che punta alla promozione delle opere d’arte delle ultime generazioni all’estero. Infatti l’esposizione proseguirà da Roma ad Atene, Istanbul, Lione e Mosca nel 2009 e nel 2010 a Pechino, Shangai, Sydney e San Paolo.
L’opera di Emanuela Fiorelli anela lo spazio che da infinito diviene interiore grazie all’uso di due superfici in tarlatana trasparente che essa cuce, come un moderna “Arianna , con il filo. Quest’ultimo diviene lo strumento con cui l’artista attraversa lo spazio in maniera inedita e personale, lo comprime e lo espande, lo fa proprio. L’opera diventa spazio visibile come proiezione intima di continua ricerca, dove i fili, come pensieri, si intrecciano senza mai confondersi e ci raccontano senza dire.
L’uso di materiali semplici, che l’artista governa con rara manualità, segna la voglia di donarci gomitoli di sensazioni tutte personali. Lo spettatore viene sollecitato all’interazione con l’opera attraverso il cambio del punto di vista che è necessario a cogliere le continue mutazioni percettive, i non-volumi e le vibrazioni dei segni tesi. La luce filtra attraverso le trasparenze e genera variazioni cromatiche alla ricerca del significato di una metafora che, dalla percezione di uno spazio individuale, ci aiuta a comprendere lo spazio cosmico.